Turismo digitale, l’Abruzzo è pronto?

L’Abruzzo è una regione meravigliosa! Quante volte l’abbiamo sentito dire, ma poi, spulciando le graduatorie nazionali relative al numero di turisti accolti, la nostra regione è sempre nei bassifondi. Da sempre. E allora, forse, è arrivato il momento di rimboccarci le maniche: amministratori pubblici, operatori privati, fornitori di servizi, devono fare il tanto atteso salto di qualità. Il post Covid rappresenta un’occasione unica per intercettare tutti quelli che preferiranno mete turistiche più vicine ai posti in cui abitano.

Turismo di prossimità, certo, ma che non fa rima con assenza di servizi. Su questo bisognerà puntare, iniziando dal digitale. Se gli operatori non si apriranno presto alle possibilità offerte dalla rivoluzione tecnologica in atto non potranno far altro che raccogliere le briciole dei flussi turistici, restando in coda alle scelte dei viaggiatori.

Già, ma cos’è il turismo digitale. Ieri il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha dichiarato a Roma in occasione degli “Stati generali del turismo” che il Governo “farà tutto il possibile per affiancare i privati nello sviluppo di strategie utili a veicolare i flussi turistici verso le nostre regioni, anche quelle meno gettonate. Ma per farlo, tutti noi dovremo aprirci alla rivoluzione digitale sfruttando al massimo le opportunità offerte dal digitale”.

turismo digitale non è soltanto prenotazioni più semplici, condivisioni di immagini sui social o strumenti di marketing amplificati dagli strumenti digitali. Il turismo digitale, infatti, rappresenta anche un nuovo approccio al tipo di esperienza che gli addetti al settore posso offrire ai turisti.

Ad esempio, attraverso l’IoT, il cosiddetto “Internet delle cose”, si può trasformare il soggiorno dei propri clienti, ospitandoli all’interno di camere intelligenti, capaci di reagire ad una semplice indicazione vocale dell’ospite, che in questo modo si trova ad avere a propria disposizione un vero e proprio assistente virtuale personale capace di soddisfare immediatamente tutti i bisogni e le richieste (digitalmarketingturistico.it). Oppure si pensi all’impiego dei Big Data, che si rivelano uno strumento strategico utilissimo tanto per i piccoli alberghi, quanto per le compagnie aeree e i siti di viaggi e di offerte di prenotazione (bookingblog.com).

È proprio grazie ai Big Data che tutti questi operatori possono profilare perfettamente i propri clienti e costruire un’offerta altamente personalizzata che sia in linea con le caratteristiche e le preferenze del cliente. Del resto, non è un mistero che il turista 2.0, ovvero il turista ai tempi della trasformazione digitale, si aspetti proprio questo da tutti coloro che lavorano nel settore turistico, ovvero di vivere un’esperienza che sia unica e personalizzata, digitale e memorabile nello stesso tempo.

E allora, forza ragazzi, è tempo di crescere, di coniugare tradizione e innovazione per poter finalmente raccontare il nostro meraviglioso Abruzzo anche a chi non lo conosce!