Recita un vecchio adagio della comunicazione cartacea: “bad news is good news“. Verissimo perché le notizie che raccontano di fatti legati alle tragedie e alle crisi intercettano maggiormente l’attenzione dei lettori. Ma a tutto c’è un limite. Non si può leggere solo di notizie Covid19, solo di vaccini, crisi, pil che crolla, incertezze per il futuro.
Un po di sano ottimismo ragazzi, perché la ripartenza ci sarà. Complicata, lenta, ma ci sarà e sarebbe il caso di poter leggere con più frequenza di news utili allo scopo, magari esaltando maggiormente alcuni case history o tentativi di raddrizzare la situazione.
I motori di ricerca (come Google Alert) ci bombardano di link in base alle preferenze legate ai nostri profili. L’algoritmo comanda e non possiamo farci niente. Tuttavia è insopportabile che su dieci notizie proposte dall’alert “Abruzzo” ben 9 siano concernenti la pandemia (eccone alcune)
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Ora, il problema qual è?
Sarebbe preferibile che associate alla parola Abruzzo ci siano elementi relativi alle nostre grandi bellezze naturali, servizi offerti dagli operatori pubblici e privati, cicloturismo, trekking, borghi, tradizioni gastronomiche, olivicolture e viticoltura di qualità. Affinché ciò sia possibile però è necessario scrivere più articoli, post, notizie. Gli operatori della comunicazione, se davvero vogliono bene a questa regione, devono dare più spazio alle iniziative turistico-ricettive che, credetemi, non mancano!
Ah, dimenticavo. Qual è la decima notizia, quella non inerente il Covid19? Parla di terremoto e valanghe……