La primavera sboccia e nella tenuta di Stelle Campestri il risveglio vegetativo si mostra in tutto il proprio splendore. Le piantine di ceci biologici sono spuntate. Migliaia di ciuffetti verdi pronti a fruttificare.
Detti la carne dei poveri sono ricchi di carboidrati e di proteine. La pianta del cece ha origini orientali. Oggi viene coltivato soprattutto in Pakistan e in India, mentre in Italia la produzione è scarsa. Ha una tradizione molto antica e oggi è il terzo legume più consumato al mondo.
I ceci sono molto ricchi di fibre e aiutano quindi a regolarizzare l’intestino. Grazie al loro contenuto di acidi grassi omega 3 sono validi alleati del sistema cardiovascolare; contribuiscono, infatti, a controllare la pressione arteriosa e ad aumentare i valori del colesterolo HDL, quello cosiddetto buono, riducendo i livelli di LDL, il colesterolo cattivo.
Ma non è tutto: questi legumi contengono folato, una sostanza che aiuta a mantenere bassa l’omocisteina, un aminoacido presente nel sangue che, quando raggiunge valori sopra la norma, aumenta il rischio dell’insorgenza di eventi cardiovascolari quali ictus e infarto.
I ceci contengono, inoltre, molti sali minerali, tra cui soprattutto magnesio, calcio, fosforo e potassio e una buona quota di vitamine C e vitamine del gruppo B.
I ceci non contengono glutine e sono quindi indicati anche per chi soffre di celiachia.